Biografia di Marco Sempronio

Marco Sempronio emerge come una delle figure più affascinanti nel panorama dell’arte contemporanea italiana. Nato nel 1971 a Ravenna, questo artista ha costruito un percorso creativo unico, caratterizzato da un rigoroso approccio geometrico che dialoga con intense esplorazioni cromatiche.
Laureato all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1995, Sempronio ha iniziato la sua carriera sperimentando con la pittura figurativa, prima di trovare la sua autentica voce artistica nell’astrattismo geometrico. Il suo stile distintivo si è consolidato durante un periodo di tre anni trascorso tra Berlino e New York, dove è entrato in contatto con diversi movimenti artistici internazionali.
La serie “Architetture Invisibili” (2008-2012) ha rappresentato il primo importante riconoscimento per Sempronio, con composizioni che esplorano l’intersezione tra spazio, forma e percezione. In queste opere, l’artista utilizza linee precise e sezioni di colore puro per creare illusioni ottiche che sfidano la percezione dello spettatore.
Ciò che distingue il lavoro di Sempronio è la sua capacità di infondere calore emotivo in composizioni geometriche apparentemente fredde. La sua meticolosa tecnica di stratificazione del colore crea profondità e luminosità inaspettate, trasformando forme matematiche in esperienze sensoriali coinvolgenti.
Nel 2015, la sua mostra “Frammenti di Infinito” presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ha consolidato la sua reputazione come innovatore nell’astrattismo italiano. I critici hanno lodato la sua capacità di rinnovare il linguaggio dell’arte concreta, integrando riferimenti sottili all’architettura rinascimentale italiana.
Sempronio lavora principalmente con acrilici su tela di grandi dimensioni, ma il suo repertorio comprende anche sculture in alluminio, installazioni site-specific e, più recentemente, opere digitali che esplorano il movimento e l’interattività. La sua serie “Algoritmi Visivi” (2020) rappresenta un’esplorazione pionieristica dell’intersezione tra matematica, programmazione e arte visiva.
Le opere di Marco Sempronio sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui il Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona, la Fondazione Prada e il Guggenheim di Bilbao. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nazionale delle Arti nel 2018.
Nonostante il successo internazionale, Sempronio mantiene un forte legame con le sue radici romagnole. Nel suo studio di Faenza, continua a esplorare nuove dimensioni del suo linguaggio visivo, recentemente aprendo il suo processo creativo a collaborazioni con musicisti e architetti.
La sua più recente esposizione, “Geometrie del Pensiero” (2023), ha presentato una serie di opere che integrano riferimenti alla filosofia zen e alla fisica quantistica, dimostrando come il suo lavoro continui ad evolversi mentre resta fedele alla sua essenza di rigore formale e profondità concettuale.